Dopo la fase transitoria (svuotamento GaE e assunzioni da concorso 2016, concorso per abilitati e concorso per non abilitati con 3 anni di servizio) il percorso per diventare docenti di posto comune e di sostegno nella scuola secondaria di I e II grado si articolerà in 3 fasi:
1) concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale;
2) percorso di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente (FIT), differente fra posti comuni e di sostegno, che ha durata triennale e carattere selettivo con prove di verifica intermedie e finali;
3) accesso ai ruoli a tempo indeterminato, previo superamento delle valutazioni intermedie e finali del percorso formativo di cui sopra che conducono all’assunzione a tempo indeterminato.
CONCORSO
Il concorso nazionale per l’accesso al percorso FIT (percorso realizzato attraverso la collaborazione tra scuola, università e istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica) è indetto ogni due anni su base regionale.
Il Governo ha annunciato che il primo concorso sarà indetto nel 2018 (non conosciamo ancora la data esatta). Nel caso in cui il numero dei posti da mettere a bando sia esiguo, il concorso è bandito su base interregionale (nel decreto non è specificato, ma probabilmente ci si riferisce alle singole procedure concorsuali). I posti da bandire sono pari a quelli che si prevede si rendano vacanti e disponibili nel terzo e quarto anno scolastico successivi a quello in cui è previsto lo svolgimento delle prove concorsuali.
I criteri di composizione delle commissioni, i requisiti dei componenti delle medesime, i criteri di valutazione delle prove e dei titoli (la valutazione dei titoli è effettuata solo per quei candidati che abbiano superato tutte le prove concorsuali), la ripartizione dei punteggi tra prove e titoli, i punteggi minimi per superare ciascuna prova d’esame, i requisiti generali e specifici di ammissione nel rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo sono definiti in un apposito Regolamento che deve essere adottato, su proposta del Miur, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto oggetto della nostra trattazione (31/05/2017).
Gli aspiranti docenti possono partecipare in una sola regione e, avendone i requisiti, per più tipologie di posto. I vincitori di concorso sono ammessi, secondo la posizione in graduatoria di merito, al percorso FIT. L’ammissione al percorso FIT avviene in due scaglioni annuali successivi, nel limite dei posti che si prevede si rendano vacanti e disponibili nel terzo e quarto anno scolastico successivi a quello in cui è previsto lo svolgimento delle prove concorsuali
Requisiti d’accesso al concorso
Possono accedere al concorso, per i posti di tipo comune, gli aspiranti in possesso dei seguenti requisiti:
a) laurea magistrale o a ciclo unico oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso
vigenti alla data di indizione del concorso;
b) 24 crediti formativi universitari o accademici (CFU/CFA), conseguiti in forma curricolare (inseriti nel piano di studi), aggiuntiva (conseguiti entro il percorso di laura ma aggiunti al piano di studi) o extra curricolare (esami dopo la laurea) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche.
Per i posti di insegnanti tecnico-pratici, gli aspiranti in possesso dei seguenti requisiti:
a) laurea, oppure diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di
indizione del concorso;
b) 24 CFU/CFA acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche.
I requisiti suddetti sono richiesti per la partecipazione ai concorsi banditi successivamente all’anno scolastico 2024/2025. Sino ad allora, per i posti di insegnante tecnico pratico, rimangono fermi i requisiti previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19. In pratica, sino alla suddetta data, è consentita la partecipazione al concorso con il solo diploma. Per i posti di sostegno, gli aspiranti in possesso dei seguenti requisiti:
Conseguimento 24 CFU
Per quanto riguarda il conseguimento dei 24 CFU il Ministero ha pubblicato un apposito decreto. Il decreto , pubblicato in data 10/08/2017, ha definito:
Prove concorsuali
Il concorso prevede tre prove di esame, delle quali due, a carattere nazionale, sono scritte e una orale. I candidati che concorrono su contingenti di posti di sostegno devono svolgere un’ulteriore prova scritta aggiuntiva a carattere nazionale.
Il superamento del concorso consente l’accesso al percorso triennale FIT. I criteri di valutazione delle prove e dei titoli, la ripartizione dei punteggi tra prove e titoli, i punteggi minimi per superare ciascuna prova d’esame, saranno esplicitati in un apposito Regolamento che deve essere adottato, su proposta del Miur, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto medesimo. (se la data sarà rispettata, il Regolamento dovrà essere adottato entro la fine di settembre)
Fonte: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it) - articolo di Nino Sabella